Consigli pratici per un buon equilibrio mente-corpo

Archivio per la categoria ‘problemi di pelle’

L’ Uncaria tomentosa

L’Uncaria o unghia di gatto è una pianta rampicante proveniente dal Sudamerica ed è stata utilizzata, fin dai tempi antichi, dai curanderos peruviani per curare ferite, ulcerazioni della pelle, piaghe, dolori muscolari, malattie gastrointestinali ed infiammazioni in genere.

L’uncaria è conosciuta soprattutto per la sua potente azione immunostimolante: questa pianta è in grado di potenziare l’attività delle cellule natural killer (NK) e dei linfociti T citotossici, che sono le responsabili del riconoscimento  e della distruzione delle cellule infettate da virus o degenerate a causa di processi tumorali.

Proprietà principali dell’Uncaria:

–         Immunostimolante

–         Antinfiammatoria

–         Antidolorifica

Indicata in caso di infiammazioni dello stomaco e dell’intestino, reumatismi, artrosi ed allergie.

Data la sua azione immunostimolante è controindicata in caso si seguano delle terapie immunosoppressive.

L’Uncaria può essere usata in maniera molto efficace in sinergia con la Curcuma, dotata anch’essa di una potente azione antinfiammatoria.

Il tarassaco

Il nome tarassaco viene dal greco taraxon (disturbo) e akos (rimedio), e segnala la capacità del tarassaco di guarire molti disturbi. Conosciuto anche con i nomi di ”dente di leone”, “piscialetto”, “soffione”, il tarassaco è una pianta usata fin dall’antichità per curare febbre, problemi agli occhi e al fegato, acidità di stomaco, diarrea, acne e foruncoli, disturbi digestivi e appendicite.

Il tarassaco è particolarmente ricco di vitamine ( C e provitamina A) e minerali (in particolare potassio e calcio), colina, inulina, pectina, carotenoidi e sostanze amare.

Proprietà terapeutiche:

–         drenante e diuretico;

–         aumenta il flusso di bile, migliorando patologie come la congestione epatica, l’infiammazione dei dotti biliari, i calcoli biliari e l’itterizia. Il tarassaco aumenta il flusso di bile grazie ad una duplice azione: un’azione diretta sul fegato, che provoca un aumento del flusso della bile e dell’afflusso alla cistifellea (azione coleretica); e un effetto diretto sulla cistifellea, che provoca la contrazione e l’espulsione della bile immagazzinata (azione colagoga);

–         ha un’azione decongestionante e disintossicante a livello epatico;

–         è di grande aiuto nei casi di obesità (ha un’azione ipoglicemica);

–         promuove l’eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l’assorbimento grazie alla ricchezza in fitosteroli e fibre solubili;

–         dato che è ricchissimo di inulina, una fibra solubile con effetti prebiotici, migliora la funzionalità intestinale (l’inulina fornisce nutrimento ai batteri benefici dell’intestino, in particolar modo stimola la crescita dei bifido batteri);

–         abbassa la pressione arteriosa.

Ricordiamo che il tarassaco aumenta anche l’acidità gastrica.

Le mandorle

Come le noci e le nocciole, le mandorle contengono molte calorie, ma ricordiamo che queste calorie sono dovute in gran parte agli acidi grassi insaturi, molto importanti per la nostra salute grazie alla loro azione preventiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari.

Le mandorle contengono soprattutto acido oleico e linoleico. Quest’ultimo è il capostipite degli acidi grassi polinsaturi omega-6, in particolare dell’acido gamma-linolenico, un potente antinfiammatorio presente anche nel ribes nero e nell’olio di borragine.

La mandorle sono ricche di fibre, potassio, fosforo, vitamine del complesso B e soprattutto vitamina E (sono uno degli alimenti più ricchi di vitamina E). La vitamina E è un potente antiossidante che blocca la formazione dei radicali liberi. Si è osservato che le mandorle contribuiscono alla diminuzione del rischio di problemi cardiaci e di ictus nelle persone che soffrono di diabete di tipo 2. Per quanto riguarda il diabete, altri studi hanno messo in evidenza che il consumo regolare di mandorle migliora la sensibilità all’insulina. Quindi, assumerle regolarmente è una buona abitudine alimentare.

Le mandorle contengono, inoltre, ferro, magnesio, ferro e molte proteine. Attenzione a non abusarne proprio perché sono un alimento altamente energetico e ricco di calorie.

Come tutta la frutta in guscio, le mandorle vanno consumate entro l’anno per evitare l’irrancidimento. Per sfruttarne a pieno le qualità, le mandorle vanno consumate crude.

L’olio di mandorle dolci: è ricco di proteine, sali minerali, vitamina A, e altre vitamine del gruppo B; è un ottimo emolliente, nutriente e lenitivo. Adatto ad ogni tipo di pelle (è un olio consigliato per le pelli delicate dei bambini), combatte l’invecchiamento della medesima ed è utilizzato soprattutto in caso di pelle secca; utile in caso di morbillo o varicella, dove, il suo effetto emolliente ne attenua il prurito.

L’olio di mandorle è anche utile in caso di smagliature nel periodo della gravidanza o come conseguenza di una dieta ferrea; protegge la cute, la ammorbidisce e la rassoda. Viene impiegato per ridare vigore e lucidità a capelli “spenti”; di solito si consiglia un impacco con olio di mandorle, della durata di 20 minuti circa, prima del lavaggio dei capelli.

La calendula

La calendula è una pianta che viene usata da moltissimi anni per le sue proprietà curative. Ildegarda di Bingen (1098-1179) la usava assieme allo zenzero per preparare delle focacce che erano di grande aiuto nel combattere i disturbi digestivi. L’erborista austriaca Maria Treben sosteneva che “la calendula depura il sangue, stimola la circolazione e favorisce la cicatrizzazione”.

La calendula contiene due componenti idrosolubili molto importanti: le saponine e i flavonoidi. Le saponine reagiscono molto attivamente contro i lipidi, e sciolgono i trigliceridi ed il colesterolo, nell’intestino funzionano come una specie di “aspira grassi”. Puliscono le arterie e contrastano la formazione di depositi di grasso. I flavonoidi alleviano il dolore, neutralizzano diversi agenti patogeni e fluidificano il sangue: sono ideali per prevenire l’ateriosclerosi.

La calendula ha diverse proprietà:

–         accelera la guarigione delle ferite (grazie alla presenza di carotenoidi che favoriscono una migliore idratazione della cute);

–         ha una marcata azione coleretica ed incrementa la secrezione degli acidi biliari e la quantità di bile prodotta senza alterare significativamente il contenuto di birilubina e colesterolo;

–         abbassa i livelli di trigliceridi e colesterolo;

–         abbassa leggermente la pressione arteriosa ed il battito cardiaco;

–         ha proprietà antiulcera e protettive della mucosa gastrica;

–         contrasta la formazione dei radicali liberi e, quindi, svolge un’azione antiossidante.

Per uso esterno, la calendula (sia in crema che, ancora meglio, sotto forma di oleolita) viene usata per problemi di acne, foruncoli e per tutti i problemi di pelle grassa (grazie alle spiccate proprietà purificanti, antinfiammatorie e lenitive); in caso di ustioni ed infiammazioni in genere. La calendula stimola la riepitelizzazione, cioè la crescita di tessuti nuovi.

La calendula favorisce la regolarizzazione del ciclo mestruale, particolarmente adatta in donne anemiche e soggette a crisi nervose; inoltre, attenua i dolori mestruali.

L’iperico

L’iperico, fin dall’antichità, veniva usato per curare innumerevoli disturbi sia in Asia sia in Europa. Questa pianta veniva impiegata per curare le ferite sanguinanti dei guerrieri (con ottimi risultati) e, ancora oggi, l’olio viene applicato sulle lesioni della pelle, grazie alle sue proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie, rinfrescanti e cicatrizzanti.

L’iperico ha molteplici proprietà:

–         antidepressivo

–         disinfettante

–         antinfiammatorio

–         rinfrescante

–         antidolorifico

–         antispasmodico

–         sedativo senza effetto narcotico

L’iperico (o erba di san Giovanni) contiene alcuni bioflavonoidi, soprattutto quercetina e quercitrina, efficaci antagonisti della monoamminossidasi (MAO), che blocca l’attività della serotonina nel cervello, un neurotrasmettitore che regola la sensazione di benessere, l’umore e il senso di sazietà. Favorisce il sonno e controlla la secrezione di sostanze analgesiche nel cervello. Questi due flavonoidi, quercetina e quercitrina, prevengono il tumore all’intestino e alla mammella.

L’iperico contiene altre sostanze che agiscono direttamente sul sistema nervoso dell’uomo ed inviano segnali di rilassamento al cervello.

L’iperico è di grande aiuto nei casi di malinconia profonda e depressione: l’ipericina contenuta nella pianta da un lato migliora l’umore e dall’altro stimola il cervello ad utilizzare meglio i precursori degli ormoni della felicità presenti nella luce.

Un buon rimedio è quello di assumere due tazze di tisana di iperico per almeno un paio di mesi accompagnate da passeggiate quotidiane di un’ora durante le ore di luce.

I cavoli ed i broccoli

I cavoli ed i broccoli contengono una grande quantità di vitamine: provitamina A, vitamine B1, B2, B9 (acido folico), PP, C ( a parità di peso il cavolo rapa ne contiene più delle arance), K. Inoltre, i cavoli ed i broccoli sono ricchi di minerali: fosforo, calcio, ferro, zolfo, potassio, rame, magnesio, iodio; e contengono molti antiossidanti. Molto preziose le sue mucillagini, soprattutto per quel che riguarda la cura delle coliti ulcerose, ed altrettanto significativa la sua alta percentuale di clorofilla, che aiuta l’organismo nella produzione di emoglobina contrastando così le varie forme di anemia. Secondo le ultime ricerche, chi consuma molti cibi ricchi di vitamina C, vitamina E e carotene, è molto meno esposto a malattie cardiovascolari, ictus e cataratta. Gran parte delle piante crocifere sono ricche di potassio che ha un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa.

I cavoli ed i broccoli (in generale tutte le crucifere) sono ricchi di composti isotiocianati. I composti isotiocianati contenuti in questi vegetali sono infatti ormai ampiamente accreditati per le loro proprietà antitumorali: il meccanismo d’azione pare essere legato alla capacità di rimuovere scorie tossiche presenti all’interno dell’organismo e potenzialmente cancerogene. In pratica  questi alimenti svolgerebbero una profonda azione detossificante, capace di proteggerci dall’insorgenza di alcune forme tumorali.

Il succo di broccoli e cavoli fornisce degli ottimi risultati in caso di:

a)     ulcera gastrica, grazie alla loro spiccata attitudine a rinforzare la parete dello stomaco;

b)    disturbi ed infiammazioni ai bronchi, con l’aggiunta di un po’ di zenzero;

c)     piaghe e ferite.

Le carote

Le carote sono ricchissime di betacarotene, il precursore della vitamina A, e contengono molte altre vitamine (B1, B2, C, E), zuccheri direttamente assimilabili, sali minerali in grande quantità (calcio, magnesio, potassio e ferro), e sono una buona fonte di fibre (pectina, lignina e cellulosa). Le carote hanno delle ottime proprietà antiossidanti, svolgono un azione protettiva nei confronti delle arterie e fortificano il sistema immunitario.

La ricchezza di minerali, conferisce alla carota la proprietà di contrastare gli effetti acidificanti di carne, pesce e degli alimenti ricchi di amido.
La buona quantità di fibre, invece, la rende un ottimo rimedio per migliorare il transito intestinale. Paradossalmente, la zuppa di carote (carote cotte), è anche un ottimo rimedio contro la diarrea. Il nucleo della carota ha un forte potere di ritenzione idrica e aiuta a migliorare la consistenza delle feci.
Il consumo regolare di carote è il miglior modo per assumere Provitamina A (precursore della Vitamina A).

Le carote aiutano a ridurre il colesterolo nel sangue. Le pectine contenute nelle carote sarebbero in grado di facilitare l’eliminazione dei sali biliari e degli acidi grassi.

Le carote sono molto indicate in caso di problemi alla vista, in caso di cataratta, in caso di invecchiamento (in particolare della pelle: riduce le rughe, migliora la densità della pelle, rallenta la degradazione di collagene ed elastina, accelerando il ricambio cellulare).

Il succo di carota aumenta le difese dell’organismo e la sua resistenza alle malattie infettive, ha virtù diuretiche e disintosiccanti e aiuta a equilibrare la flora intestinale, dopo l’assunzione prolungata di antibiotici o farmaci. Dunque si rileva un toccasana nella dieta di bambini e anziani e convalescenti. Inoltre è un buon rimineralizzante.

Cura e previene le malattie della pelle, come eczemi e acne, favorisce la corretta crescita e la riparazione dei tessuti e delle ossa, protegge le mucose di bocca, naso, gola e polmoni. Oltre gli effetti anti età rinforza la vista di chi trascorre lunghe ore davanti al computer e alla tv. Le carote tonificano il fegato e ne rigenerano le cellule, ottime in caso di congestione epatica, cirrosi, coliche.

Studi recenti dimostrano che cibi ricchi di betacarotene diminuiscono persino rischi di tumore ai polmoni (soprattutto nei fumatori, che bruciano più rapidamente la vitamina A) e della cavità orale.

Zolfo

Lo zolfo è presente in tutte le proteine, dunque in tutte le cellule del corpo, soprattutto in due aminoacidi solforati: metionina e cisteina.

Le proprietà curative dello zolfo sono conosciute dall’uomo e dalla medicina dalla notte dei tempi: esso è particolarmente adatto là dove si vogliano curare le malattie bronchiali croniche, in virtù del fatto che ha una grossa capacità di promuovere l’espettorazione. Viene considerato poi un efficace purificatore e ricostituente, ed in caso di acne, psoriasi e seborrea si hanno notevoli miglioramenti. Da tenere presente anche in caso di capelli grassi o doppie punte. Lo zolfo favorisce la disintossicazione dell’organismo ed aiuta nel suo lavoro il fegato. Inoltre lo zolfo è un elemento costitutivo dell’insulina.

Istidina

L’istidina è un aminoacido, cioè un costituente delle proteine. Ogni cellula e tessuto del nostro corpo contiene proteine. Le proteine costituiscono altre classi di sostanze di vitale importanza: gli ormoni, gli enzimi, i neurotrasmettitori del cervello, e gli anticorpi. Se manca anche solo un aminoacido le proteine non possono essere costruite, anche se ci sono le necessità e le informazioni (codice genetico) per costruirle. L’istidina è un aminoacido essenziale, cioè non riesce ad essere prodotto dal nostro corpo e, quindi, dev’essere integrato con l’alimentazione.

L’istidina è consigliata in caso di:

– allergie di tutti i tipi: pollini, polveri, acari, alimenti, ecc.;

– asma allergico;

– bruciori di stomaco e ulcere gastro-intestinali (stomaco e duodeno);

– anemie;

– aritmie reumatiche;

– disturbi delle articolazioni;

– malattie autoimmuni;

– crescita e prima infanzia;

– gravidanza e allattamento;

– sordità;

– infezioni;

– raffreddore;

– malattie croniche;

– stanchezza;

– squilibri ormonali;

– sistema immunitario debole;

– linfonodi ingrossati;

– intolleranze alimentari;

– dermatosi, eczemi;

– acne rosacea;

L’azione più rapida ed eclatante l’istidina la svolge sul sistema immunitario. Innesca, infatti, un meccanismo pressoché immediato di risposta del nostro corpo contro tutte le allergie. Agisce come antistaminico selettivo e senza controindicazioni.

 

La vitamina F

Con il nome “vitamine F” si indica un gruppo di acidi grassi polinsaturi, indispensabili alla vita perché l’organismo umano non è in grado si sintetizzarli a partire da altre sostanze, e che per questo sono detti essenziali. Si tratta degli acidi linolenico, omolinolenico, linoleico e arachidonico.

Questi acidi grassi polinsaturi si concentrano nei semi oleosi di girasole, lino, sesamo, cartamo, cotone, papavero, che ne sono eccezionalmente ricchi. L’olio d’oliva li contiene in minima parte.

Gli acidi grassi insaturi vengono utilizzati per scopi strutturali: entrano nella composizione dei tessuti e servono alla costruzione dell’organismo. Svolgono un ruolo di fondamentale importanza per l’organismo poiché è in parte da loro che dipende la possibilità o l’impossibilità che tossine e scorie penetrino all’interno del corpo e ne degradino la struttura. Una carenza di vitamina F determina anche una eccessiva permeabilità delle membrane, un aumento della sete, secchezza e desquamazione eccessive della pelle, una tendenza alle allergie, alle malattie dei vasi, insufficienza epatica e disturbi digestivi.

A partire dalle vitamine F, l’organismo produce le prostaglandine, degli acidi grassi che svolgono svariate funzioni all’interno del nostro corpo. Qualsiasi alterazione della membrana cellulare provoca la liberazione di prostaglandine che hanno un effetto protettivo locale e regolano, secondo la necessità del momento, la penetrazione nelle cellule degli ormoni riversati nella corrente sanguigna dalle ghiandole a secrezione interna (endocrine).

Le prostaglandine contrastano la formazione di trombi (azione anticoagulante) e sono fondamentali in caso di emorragie (azione coagulante). Regolano l’attività della muscolatura liscia e delle ghiandole. Dal momento che queste sostanze attivano la secrezione d’acqua e di elettroliti nell’intestino (di cui stimolano la motilità) la loro liberazione in quantità eccessive può provocare la diarrea.

Sembra che uno dei fattori responsabili dell’ipertensione arteriosa sia la carenza di prostaglandine. Esse sono contenute in grande quantità nello sperma, che contiene 13 tipi diversi di prostaglandine. L’abuso si sostanze grasse associato ad una carenza di vitamine F favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi.